giovedì 3 novembre 2011

Venice Simple Orient-Express tutta la verità

Ho scoperto perchè su internet non ci sono immagini racconti e testimonianze dei viaggi sull Orient-express, semplice l' età media degli ospiti supera di gran lunga la settantina. Quindi questi simpatici nonnini per la maggior parte stranieri (giapponesi, americani, inglesi) non usando la tecnologia non diffondono informazioni

Quindi mi sono quasi sentita obbligata a prendere maggior informazioni possibile correlate da immagini da diffondere sul web per chiunque voglia fare un esperienza unica come questa.

Noi abbiamo prenotato il viaggio sulla linea "Venice Simplon Orient-Express" una linea che copre diversi percorsi:
  • Special 25th Anniversary  (Venezia Cracovia Versavia Praga)
  • Venezia Vienna Praga Parigi Londra
  • Venezia Vienna Budapest Vienna Parigi Londra
  • Venezia Roma Venezia
  • Parigi Istanbul Venezia
  • Venezia Cracovia Vienna Parigi Londra
  • Venizia Parigi Londra Parigi Venezia
Ovviamente ci sono altre linee che coprono zone diverse dell' Europa, Asia e America.

Noi abbiamo preso quest' ultimo da Venezia a Parigi.


Il nostro viaggio inizia il 12 Ottobre alla stazione Santa Lucia di Venezia intorno alle ore 10.35
Praticamente ci siamo presentati in stazione 40 minuti prima dell' orario previsto per la partenza proprio come viene specificato sulle carte che l' agenzia di consegna una volta prenotato il viaggio. Abbiamo lasciato le valigie e ci hanno comunicato l' orario d' imbarco. Nel frattempo abbiamo atteso l' arrivo del treno in stazione.
La stazione era affollatissima ma le persone che sarebbero salite sul treno si riconoscevano subito. Uomini in giacca e cravatta super eleganti e signore quasi in lungo ed ingioiellate.. Le risate.

Poi è finalmente arrivato il treno. Entra piano in stazione, si aprono le porte dei vagoni e da ogni scompartimento scendono gli steward in divisa blu e il Maitrè in frac.



Poi arriva l' ora x, si può salire sul treno. Noi siamo nella carrozza J quindi dobbiamo farci una bella passeggiata fino in fondo alla banchina e arriviamo davanti alla nostra carrozza dove ci attendono i nostri steward.


Una volta saliti siamo accompagnati nel nostro scompartimento (il numero 6)

Questa foto così mossa e allo stesso tempo così espressiva!!!! Come facevo a risparmiaverla?!?

La cabina è così composta:
Nell' angolo c'è un  lavandino, lo specchio ecc poi 2 finestre che nella foto sono oscurate dalle tende, i due letti a castello sono modificati solo all' ora richiesta, durante il viaggio infatti  il letto sopra scompare e quello sotto si trasforma in divano. Poi c'è il calorifero (perchè fa sempre freddo e gli spifferi sono enormi) con un tavolino che si ripiega, appendi abiti e porta valigie. Un micro-mini appartamento.

Poi il treno parte e noi ci godiamo il viaggio in rilassatezza e tranquillità.


La velocità media del treno è sui 100 Km/h, stando comodamente in poltrona si riescono a fare fotografie e godersi il panorama.


Il maitre chiede ad ogni ospite l' orario in cui si preferisce pranzare. Ci sono due possibilità. 12 o 14.45
Noi scegliamo il secondo turno ma nell' attesa ci viene servito in cabina un piccolo spuntino.


Salmone leggermente affumicato servito con una selezione di pane e burro.

Poi arriva l' ora del pranzo.

Parmentier de "Tonno del Chianti" aux pommes Granny Smith Jus au vinaigre de cidre
In altre parole sformatino di carne con patate mele e melograno

Ossobuco de lotte braisè au cèleri branche et pistils de safran
Pommes de terre vitelotte à la vapeur
"Ossobuco" di rana pescatrice con salsa allo zafferano e patate viola

Parfait de chocolat blanc aux fruits de la passion
Parfait di cioccolato bianco con salsa al frutto della passione

Mignardises. Maccarons.

Il pomeriggio trascorre veloce fino alle 17.30 quando c'è l' unica fermata dove si può scendere dal treno, siamo ad Innsbruck. Facciamo una passeggiata sulla banchina e tutt' intorno la neve.

Appena si riparte ci viene servito il Thè.
(eravamo pieni come uova)

Thè a scelta, babà, strudel e pasticcini.

L' ambiaente è molto formale, gli steward parlano solo inglese o francese ma quando ad una loro domanda io e Andre ci siamo confrontati in italiano, tutto è cambiato. Scopriamo che la maggior parte del personale a bordo è italiano! I camerieri in sala, qualche steward... i cuochi sono francesi e gli altri steward inglesi. Ma tornando al mio discorso, da quel momento l' atmosfera si è "rilassata". Abbiamo scherzato e chiaccherato e il tutto è stato fantastico. Loro esageravano con le carinerie del loro ruolo e io facevo la signora!!!
Come in un film.


Mi bussano alla porta e mi dicono: " non so se le interessa ma fra 15 minuti il treno fa una curva in cui si vede tutto il treno..." Ammore!

Intanto scende il tramonto e lo scenario fuori dal finestrino cambia di nuovo.
Ci prepariamo per la cena (io sono tutta un' emozione).

Andre tira fuori dalla valigia il suo smoking e io il mio Valentino. Et voilà.


La cena, servita nel vagone ristorante, è stata molto romantica e intima. Non ho voluto fare fotografie, non era il caso. Però ecco il menù.

Cotelette de turbot poelèe et tulipe d' endive caramèlisèe au sirop d' erable
Rombo in padella con indivia caramellata.
Noisettes d' agneau prè-salè roties façon chevreuil aux pruneaux marinès à l' Armagnac
Filetto d' agnello pre sale con salsa all' Armagnac
Selection du maitre fromager
Selezione di formaggi
Tiramisù aux marrons glacès Crème anglaise au Grand Marnier
Tiramisù con marrons glacè e crema inglese al Grand Marnier
Caffè

Rientrando in cabina niente è più come prima.



La cabina con divano diventa cabina con due letti super comodi e composti nei minimi dettagli.
Doppio cuscino morbidissimo, lenzuolo e coperta firmate.
Abbiamo dormito benissimo coccolati dal movimento del treno.

La mattina la sveglia è all' alba, alle 7 il nostro steward bussa alla nostra porta.
"signora se vuole indossare la sua vestaglia e accomodarsi fuori dalla cabina in pochi minuti ripristino la cabina con il divano in modo da potervi servire la colazione"

Non abbiamo fatto più fotografie. Il viaggio è stato davvero un esperienza unica. Un sogno che si è realizzato.

Scendendo dal treno, arrivati a Parigi ho salutato i due steward dicendo
"Ho vissuto questa prima esperienza come se fosse l' ultima, chi lo sa magari ci rivedremo in un altro viaggio"
"noi saremo qui per Voi"

Ma cosa devo aggiungere?!?!

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